Edizione italiana
Titolo: Bansky, Realismo capitalista
Catalogo mostra
Opera Laboratori
Fondazione CRVolterra
Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena
Autore: Stefano Antonelli, Gianluca Marziani
Formato: 21×25 cm
Anno di Pubblicazione: 2024
Pagine: 192, colore
Illustrazioni: 92, colore
Copertina: fustellata con bandelle
Lingue: italiano
Letta attraverso la filosofia di Mark Fihser, la natura fantasmatica di Banksy ci mette di fronte ad una strana condizione: egli agisce sia come presenza di qualcosa che non c’è, che come assenza di qualcosa che dovrebbe esserci. È questo Banksy per noi? E per l’arte? Qualcosa che avrebbe dovuto rimanere nascosto e invece è emerso? Lui sostiene che l’arte dovrebbe confortare chi è inquieto e inquietare chi è confortato; e con quest’epigrafe indirizza l’agire artistico verso un unico orizzonte: l’inquietudine, percetto del reale e non concetto della trascendenza o dell’ideale.
I media e il pubblico si chiedono se quella di Banksy sia arte o marketing, e questo perché chi assiste percepisce questi due aspetti categoriali come separati, appartenenti a domìni diversi. L’agire di Banksy non è mai netto ma sempre ambiguo, all’ordine che prima separava sembra sostituirsi un ordine che permette di sfumare i confini, istituendo così territori che unificano a livello percettivo pratiche costitutivamente (moralmente) separate, come arte e marketing. Osservando l’opera di Banksy, più che stabilire cosa è appare necessario passare per il cosa sembra. Sembra arte, ma sembra anche marketing. Nulla è chiaro con Banksy, nulla è netto e quanto c’è risulta spesso contraddittorio.